L'idea nasce grazie alla Mobilyze; l'intento è quello di creare un "terapista virtuale" che monitori per diversi giorni una persona per poi tracciare un profilo dell'utente.
"Stiamo cercando di sviluppare algoritmi individuali per ogni utente in grado di determinare specifici stati", così ha detto il capo ricercatore e psicologo David Mohr alla radioWBBM a Chicago.
Se lo smartphone conclude che la persona è depressa, aiuterà la famiglia e gli amici di quest'ultima a rimanere vigili.
"E' possibile fornire loro un messaggio automatico di testo, o una chiamata telefonica automatica che suggerisca di chiamare qualcuno o di uscire fuori di casa", ha detto Mohr.
Mobilyze utilizza i dati proveniente da sensori già incorporati negli smartphone, come GPS, Bluetooth, WI-FI e accelerometri.
L'obbiettivo è quello di utilizzare questi dati per sviluppare un sistema automatizzato che individui lo stato d'animo della gente, potrebbe essere utili per coloro che sono inclini a ignorare i sintomi della depressione.
Fino ad ora, Mohr ha testato lo smartphone su otto pazienti e dice di aver contribuito ad affievolire la loro depressione.
"Avevano tutti un forte disturbo depressivo quando hanno iniziato; dopo la terapia erano migliorati tutti sia clinicamente che statisticamente", ha detto.
Questo non è l'unico tipo di tecnologia mobile orientata alla salute, alle emozioni umane e all'umore.
Un app chiamata MoodKit utilizza anche la cognitive-therapy per migliorare l'umore delle persone, offrendo più di 150 attività e suggerimenti per migliorare l'umore dell'utente.
Mohr ha in programma di fare test più diffusi e in collaborazione con Mobilyze per quest'estate estenderanno a più utenti la sperimentazione!
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