sabato 3 dicembre 2011

L'architettura ARM sarà il futuro anche per i Computer?

Un sondaggio effettuato da Morgan Stanley afferma che entro il 2013 le CPU ARM saranno montate sul 10% dei computer. Quasi la metà delle aziende coinvolte nel sondaggio ha dichiarato di voler costruire entro due anni un calcolatore basato su chip con architettura ARM. 

I chip ARM occupano la totalità del mercato dei tablet e degli smartphone. I processori ARM hanno un'architettura RISC (Reduced Instruction Set Computer), si differenziano dai classici x86 Intel o AMD che mantengono un'architettura CISC. L'architettura RISC, senza scendere troppo nel tecnico, prevede un'insieme semplice e ridotto di istruzioni che vengono eseguite molto più velocemente. Grazie all'ottimo rapporto prestazioni/consumo, le CPU ARM sono da sempre utilizzate nei sistemi embedded ed ora più che mai sono particolarmente indicati per i dispositivi portatili. Non solo smartphone di ultima generazione, ma già i primi modelli di cellulare, come anche le console portatili come il Nintendo DS o i vari modelli di IPod si sono affidati all'architettura ARM.

E' ARM per esempio la famiglia di System-on-a-Chip Qualcomm Snapdragon presentata da poco, che sarà installata sui prossimi smartphone e tablet.


Sembra che questa tecnologia voglia invadere anche il mondo dei computer. Bisogna considerare che stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione per il mondo dei calcolatori: la Legge di Moore non è più valida, l'evoluzione tecnologica sta portando verso una nuova concezione del personal computer, la corsa non è più verso la performance estrema ma verso la "convergenza" come spiegato da questo interessantissimo articolo di PCProfessionale.
Il nuovo sistema operativo di Microsoft: Windows 8, che sarà disponibile dal nuovo anno avrà una versione per architettura ARM, e con la sua interfaccia Metro rivoluzionerà il modo di utilizzare i Personal Computer.

Il termine ARM con il quale si identifica l'architettura dei microprocessori o il set di istruzioni specifico deriva dal nome dell'azienda britannica che per prima ha portato sul mercato questa tecnologia. ARM Holdings non produce direttamente le proprie CPU, ma vende le licenze che permettono di realizzare i circuiti secondo l'architettura definita.
Proprio in questi giorni l'azienda del Regno Unito ha presentato ARMv8 con il supporto per i 64 bit. Questa famiglia di processori è rivolta al mondo dei server, la possibilità di vedere questa tecnologia nei computer aziendali è sempre meno remota; i primi prototipi, però, non si vedranno prima del 2014.
AArch64 e AArch32 sono i due principali stati di esecuzione. Il primo introduce il set di istruzioni a 64 bit, mentre il secondo serve per assicurare la compatibilità con il software a 32 bit. Il progetto attuale consente un supporto di memoria fino a 1TB.

Vedremo come in questi anni muterà ancora il mondo dei computer, come cambierà il nostro approccio nei confronti dei calcolatori e come internet continuerà a pervadere ogni aspetto della nostra vita secondo quanto espresso dal concetto dell'ubiquitous computing (articolo recente) .

1 commento:

  1. Un'altra notizia interessante sulla tendenza dei dispositivi dei prossimi anni può essere questa:

    http://www.hwupgrade.it/news/portatili/previsto-in-calo-il-prezzo-dei-sistemi-ultrabook_39716.html

    Il passo tra un'ultrabook e uno smartphone/tablet è breve.

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