venerdì 25 novembre 2011

Carrier IQ e gli spy-phone


La paura di essere spiati attraverso il cellulare negli ultimi tempi è cresciuta. Facciamo uso di diversi antidoti: Gsm box, sistemi di cripting più o meno sofisticati ma come vi sentireste se scoprireste che nel vostro amato robottino si nascondano programmi capaci di raccogliere tutte le informazioni presenti e inviarle a chissà chi?

Carrier IQ, una software house che opera nell'ambito Android, ha recentemente minacciato un ricercatore americano venticinquenne di nome Trevor Eckhart.

Perchè? Cosa ha scoperto questo ricercatore?

Eckhart ha analizzato il software di Carrier IQ, consultando tra l'altro i manuali liberamente disponibili sul sito dell'azienda. 
L'azienda vende soluzioni integrate che mirano a raccogliere informazioni e statistiche di utilizzo dei dispositivi per aiutare gli operatori telefonici a migliorare il proprio servizio.
Eckhart ha constatato che il software di Carrier IQ lavora a nostra insaputa e dotato di privilegi illimitati nel sistema, raccogliendo segretamente informazioni circa le attività dell'utente, le app installate, la durata della batteria, il testo digitato per inviarle agli operatori.

Dopo aver pubblicato il suo lavoro si è trovato a che fare con un richiesta di ritrattazione da parte di Carrier IQ. L'azienda lo ha minacciato di passare alle vie legali facendo riferimento a un risarcimento monetario milionario.

I consulenti legali della Electronic Frontier Foundation, probabilmente contattati da Eckhart, sono scesi in gioco e Carrier IQ ha subito ridimensionato le proprie accuse.
EFF ha definito "senza merito" le accuse nei confronti di Eckhart e Carrier IQ si è così scusata. 
Il CEO della società, Larry Lenhart, ha dichiarato: 
"Col senno di poi avremmo dovuto stabilire subito un dialogo con il signor Eckhart".

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